AMMINISTRATIVO
MAG10
Principio di trasparenza e accesso ai documenti amministrativi

Il principio di trasparenza nell’azione amministrativa: l’accesso ai documenti amministrativi


La trasparenza è uno dei pilastri fondamentali dell’azione amministrativa, un principio che si è evoluto nel tempo, diventando sempre più centrale nel dibattito giuridico e nella prassi operativa delle pubbliche amministrazioni.

L’accesso ai documenti amministrativi rappresenta uno degli strumenti più efficaci per garantire tale trasparenza, permettendo ai cittadini di esercitare un controllo diffuso sull’operato della P.A. e di partecipare attivamente alla vita democratica del Paese.

L’evoluzione del diritto di accesso

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi ha subito una significativa evoluzione negli ultimi decenni.

Inizialmente concepito come un’eccezione, oggi è riconosciuto come un diritto fondamentale, espressione del principio di trasparenza. La legge n. 241/1990 ha introdotto l’accesso documentale, riconoscendo ai cittadini il diritto di accedere ai documenti amministrativi per tutelare un interesse diretto, concreto e attuale.

Tuttavia, con il tempo, si è affermata l’esigenza di ampliare questo diritto, superando i limiti dell’interesse individuale.

Il legislatore ha quindi introdotto l’accesso civico e l’accesso civico generalizzato, strumenti che consentono a chiunque, senza necessità di dimostrare un interesse specifico, di accedere ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

Questo passaggio ha segnato una svolta epocale, riconoscendo la trasparenza come un valore primario dell’azione amministrativa, finalizzato a promuovere la partecipazione dei cittadini e a prevenire fenomeni di corruzione e cattiva amministrazione.

Accesso e riservatezza: il bilanciamento tra trasparenza e tutela degli interessi privati

Uno degli aspetti più delicati nell’ambito del diritto di accesso è il bilanciamento tra trasparenza e riservatezza, soprattutto in materia di contratti pubblici.

Il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 50/2016, ora sostituito dal d.lgs. n. 36/2023) ha disciplinato in modo dettagliato i limiti all’accesso, prevedendo che alcune informazioni, come i segreti industriali o commerciali, possano essere sottratte alla divulgazione.

Tuttavia, la giurisprudenza ha chiarito che il diritto di accesso non può essere negato in modo indiscriminato, ma deve essere valutato caso per caso, tenendo conto della necessità di tutelare gli interessi pubblici e privati in gioco.

In particolare, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 10 del 2 aprile 2020, ha affermato che l’accesso civico generalizzato deve trovare applicazione anche nel settore dei contratti pubblici, riconoscendo ai cittadini il diritto di accedere agli atti delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.

Questo orientamento è stato recepito nel nuovo Codice dei contratti pubblici (art. 35), che ha codificato il principio secondo cui la trasparenza è un valore prevalente, salvo i casi in cui la divulgazione delle informazioni possa ledere legittimi interessi commerciali o la concorrenza leale.

La digitalizzazione e l’accesso agli atti

Un’altra novità introdotta dal nuovo Codice dei contratti pubblici è la digitalizzazione del ciclo di vita dell’intervento pubblico.

Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono garantire l’accesso agli atti delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti attraverso piattaforme digitali, in modo da rendere più semplice e immediata la consultazione dei documenti.

Questo approccio non solo favorisce la trasparenza, ma anche l’efficienza e la celerità delle procedure, allineandosi alle direttive europee in materia di appalti pubblici.

Conclusioni

Il principio di trasparenza e il diritto di accesso ai documenti amministrativi rappresentano strumenti essenziali per garantire un’amministrazione pubblica aperta, partecipata e controllabile.

L’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia ha ampliato le possibilità di accesso, riconoscendo ai cittadini un ruolo attivo nel monitoraggio dell’azione amministrativa.

Tuttavia, è fondamentale continuare a bilanciare questo diritto con la tutela di altri interessi, come la riservatezza e la concorrenza, per garantire un equilibrio tra trasparenza e protezione dei diritti.

In un’epoca in cui la digitalizzazione sta trasformando il modo in cui le pubbliche amministrazioni operano, il diritto di accesso si conferma come uno strumento dinamico e in continua evoluzione, capace di adattarsi alle nuove sfide della società contemporanea.

Per gli operatori del diritto, è essenziale rimanere aggiornati su queste tematiche, per garantire una corretta applicazione delle norme e una tutela effettiva dei diritti dei cittadini.

Milano, 10 maggio 2025

Avvocato Francesco Laruffa



Contatti